La gestione del cibo in quarantena

Perché sentiamo il bisogno di mangiare diversamente dal solito

Sarai d'accordo con me che quanto stiamo tutti vivendo sia qualcosa di eccezionale e molto provante. La nostra routine è stata sballottata e viviamo in uno stato costante di allerta, di incertezza e di precarietà.
Ci sono vietate le azioni più semplici e ci è chiesto di stare a distanza gli uni dagli altri. La gran parte di noi si è ritrovata dall'oggi al domani a trascorrere un numero esagerato di ore dentro casa.
 
Abbiamo dovuto fare i conti con una serie di emozioni spiacevoli quali la noia, la paura, la rabbia, il senso di solitudine, lo smarrimento, la diffidenza ecc.
Il tempo in più da trascorrere in casa è diventato per molti ragione per dedicarsi ai fornelli.
E i supermercati sin dall'inizio sono stati tra quei negozi lasciati aperti e subito diventati mèta per gite fuoriporta (se vuoi ho preparato per te un aiuto per ottimizzare la spesa).
 
Va da sé che, con abitudini di vita radicalmente alterate, con più disponibilità di cibo in casa, più tempo per cucinare/mangiare e più sollecitazioni emotive negative il nostro comportamento alimentare si sia modificato.
Consolarsi col cibo non è qualcosa che riguarda solo chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare: fa proprio parte del funzionamento del nostro cervello! Quindi smettiamola di sentirci in colpa per questo, come invece ci spinge a fare la cultura della dieta. Lo sperimentare piacere, gratificazione e ricompensa nel mangiare determinati alimenti è una questione di neurofisiologia. E in una situazione di vita altamente invalidante, chi più chi meno, chiunque cercherà di mantenere il minimo sindacale del benessere ANCHE attraverso il cibo. Perché, ricordalo, mangiare non è l'unica attività gratificante della vita. I problemi sorgono quando il cibo diventa l'unico canale utilizzato ed efficacie per ottenere sollievo o nel tentativo di gestire emozioni non più sopportabili.

 

Il cibo come nutrimento del corpo, della mente e dell'anima

Senza scomodare la fame nervosa e i disturbi del comportamento alimentare, il cibo è sempre stato nutrimento del corpo e dell'anima per tutte le persone.
Togliere questo significato al mangiare (come invece predica la cultura della dieta) ci trascina diritti verso una cattiva gestione dell'alimentazione. Genera sensi di colpa, poca soddisfazione, frustrazione e atteggiamenti tutto-o-nulla nei confronti del cibo. E incentiva l'insorgere di un comportamento alimentare squilibrato. Se invece con un po' di onestà restituissimo al cibo tutti i suoi signficati e li integrassimo fra loro in un discorso più ampio, con ogni probabilità staremmo meglio e non avremmo bisogno di alternare diete a non-diete, perché saremmo in grado di rispondere ai bisogni fisici e mentali senza che gli uni prevalgano sugli altri.  
 

Cucinare in tempo di quarantena

Darsi ai fornelli è la strategia forse più utilizzata dagli italiani per sopportare questa quarantena. È un passatempo, un'attività creativa, un modo per mangiare cibi elaborati che nella normalità della vita prima della quarantena accadeva più raramente. Quanto però è funzionale al benessere generale della persona trascorrere le giornate a cucinare e quanto può trasformarsi in un comportamento compulsivo?
Se da un lato dedicare più tempo e cura alla preparazione dei cibi rientra in quella cura amorevole utile a se stessi e ai propri cari, dall'altro un eccesso di presenza in cucina può rilevarsi deleterio per l'autoregolazione (con più pietanze cucinate a disposizione ti sentirai più spinto a mangiare oltre la tua fisiologica sazietà) o per l'ambiente e lo spreco alimentare (se prepari manicaretti da mattino a sera inevitabilmente sprecherai del cibo e delle risorse).
Quindi mi sento di consigliare un po' a tutti e non solo a chi soffre di un disturbo del comportamente alimentare: datevi una regolata in cucina, per non trasformare una sana passione in una fissa poco utile (e se vogliamo anche poco ecologica).

 

Trascorri le tue giornate anche con altre attività, scavando tra tuoi desideri e vecchie passioni. Qualcosa la trovi sicuramente oltre la cucina.
 
Ma se nonostante tutti questi consigli ti rendi conto che stai facendo fatica e ti serve un aiuto più personalizzato, prova a utilizzare l'aiuto della chat nutrizionale.
Se l'argomento della gestione del cibo in quarantena ti incuriosisce, leggi anche cosa penso della tanto nominata paura di ingrassare in quarantena.