Pizza gourmet a Milano

In una piccola viuzza, che da Brera arriva fino ai bastioni di Porta Nuova, in un susseguirsi di nuovi locali e negozi interessanti, ecco che spunta questa pizzeria. 
Dimenticatevi l'insegna esterna, i tavolini con le tovaglie a quadri e l'ambiente da pizzeria: a vederlo da fuori questo è a tutti gli effetti un cocktails bar, dalle luci soffuse e di cui non si sospetterebbe mai la saletta posteriore, dove si nascondono tavoli minimali con sedie in sughero.
La cura dei dettagli è sicuramente la filosofia di questo locale, dove i camerieri sono tutti vestiti in denim e sprizzano gentilezza ed efficienza da ogni poro, e il barman (vi invito a scoprire di dove sia originario, pronuncia mille accenti diversi in una sola frase) è un vero genio, penso di aver bevuto drink paragonabili solo al Nottingham Forest.
Ma veniamo alla ciccia...pardon, alla pizza!
Non aspettatevi un menu con decine e decine di pizze diverse: anche qui la scelta è minimal. Date un occhio qui al menu.
Ma, come tutto il resto, perfettamente equilibrata e curata in ogni suo aspetto, primo tra tutti l'attenzione al singolo ingrediente.
Ho assaggiato una fettina di pizza dai miei commensali, e devo dire che sono proprio gli ingredienti a farla da padrone. Vi basti pensare che la loro "verdure" non ha le classiche verdure grigliate sopra, ma una crema di melanzane, delle taccole saltate in padella e i peperoni al forno spellati. Impasto davvero buono, di quelli estremamente digeribili. 
Io ho preso la focaccia, per la seconda volta che vengo in questo locale. La prima volta avevo scelto quella con stracciatella e crudo 24 mesi, stavolta stracciatella (mi piace la stracciatella, si era capito?!), datterino marinato e olio al basilico: una favola.
Secondo me l'asso nella manica di questa pizzeria è proprio la focaccia, non tanto la pizza. Mai provata una fatta meglio, per nulla untuosa, soffice all'interno e croccante all'esterno. Da lasciare di stucco.
Poi mi piace tantissimo la teglia di alluminio in cui la servono, come gli ingredienti aggiuntivi per le pizze, che vengono portati rigorosamente a parte in queste piccole e graziosissime tegliette.
Note di demerito? Si certo, altrimenti sarebbe un posto perfetto (e si sa che non ne esistono!): le porzioni e i prezzi.
Che per me che sono dietista può pure andare bene: mangiare una piccola focaccia, o una pizza che entrerebbe in un piatto piano normale, e alzarmi senza sentirmi piena e gonfia è un aspetto gradevole, soprattutto se devo proseguire la serata in giro senza addormentarmi sulla prima sedia trovata. Però devo ammettere che per un omaccione da 80 kg forse davvero le porzioni sono troppo piccoline.
Parliamo dei prezzi: si sa, l'alta qualità si paga. Però è sempre di pizza che stiamo parlando, o no? Idem i cocktails: spettacolari, ok, ma il prezzo leggermente troppo salato.
Astuta mossa del proprietario per selezionare la clientela? Chi può dirlo! Siamo pur sempre a Milano..
In ogni caso, merita un assaggio. 
 

La foto di questo post è di Dry Cocktails & Pizza