La paura di ingrassare in quarantena (parte 2)

[Se vuoi leggere la prima parte di questo post la trovi qui]
È giusto mangiare per piacere e non solo per nutrirci?

 

Se sei sempre stato a dieta dimagrante, questo potrebbe essere un concetto parecchio sconvolgente per te. È importante recuperare il gusto e il piacere di mangiare, sempre. Tenendo ben lontani i sensi di colpa che ci arrivano dalla cultura della dietaPer mettere fine all'eterno circolo vizioso "dieta-nondieta/dieta-nondieta" si parte proprio dal recupero di tutti i significati del cibo, nessuno escluso. E questo non è affatto in contraddizione col raggiungimento e mantenimento di un peso naturale, anzi lo favorisce, perché permette una normalizzazione dell'alimentazione.
In questa quarantena, ci saranno giornate in cui il cibo sarà più assunto per un piacere della bocca che per solo nutrimento, e va bene così. Non devi poi “rimediare” con comportamenti restrittivi e punitivi. Il cibo ha tanti valori e significati, nessuno prevarica l’altro (anche quello salutista! Diffida sempre da chi ti fa pensare che sia corretto mangiare solo prestando attenzione alle proprietà nutrizionali degli alimenti). Tutti i significati del cibo vanno equilibrati tra loro, ogni volta che uno prende il sopravvento sull'altro si rischia di incorrere in effetti negativi. Negare che il cibo abbia un valore di piacere è un grave errore, perché incentiva la demonizzazione di alcuni alimenti, il senso di colpa e il dieting, ovvero il periodico ricorso a diete per poter espiare i momenti in cui si eccede con cibi ritenuti proibiti.

 

Ingrassare in quarantena

 

Ingrasseremo? È possibile (non automatico!), vista la minore attività fisica di questo periodo, la nostra generale difficoltà ad autoregolarci (il nostro corpo sarebbe perfettamente in grado di ridurre gli introiti alimentari in risposta, per esempio, a una minore attività fisica, tuttavia questa autoregolazione non la percepiamo più per svariati condizionamenti) e altri fattori che ci spingono a mangiare in modo diverso dal solito.
Anche se a mio avviso non è così scontato che ingrasseremo: non sottovalutiamo l'enorme variabile dello stress, non presente (per alcuni, non per tutti attenzione) in questi giorni (mi riferisco allo stress da sovraccarico e mancanza di tempo, che è un noto fattore predisponente all'ingrassamento. Anche se potrebbero subentrare altre forme di stress). In sostanza: DIPENDE!
Tuttavia, ammettiamo per assurdo che per forza ingrasseremo: embè? Saremo mica statue di gesso che dobbiamo avere lo stesso peso tutto l’anno? Qual è il vero problema dell'ingrassare?

Il problema principale è che essere grassi o ingrassare è socialmente inaccettabile. Per cui questo processo fisiologico del nostro corpo si è caricato negli anni di un significato particolarmente negativo e denso di preoccupazioni ulteriori rispetto a quella prettamente salutistica (che va tuttavia meglio argomentata e studiata). Della grassofobia ne parlano egregiamente molto meglio di me tanti/e attivisti/e che si occupano di bodypositivity. In un post dedicato approfondirò sicuramente anche questo argomento.
L'altro grosso problema è che ci hanno convinti esista un "peso ideale", fisso, immutabile e anche irraggiungibile, ma in verità è il PESO NATURALE il nuovo concetto da fare nostro: un peso flessibile, che oscilla di qualche kg da un periodo all’altro dell’anno, come madre natura ci ha predisposti a fare! Un peso intorno al quale riusciamo a stare senza dover fare diete o modifiche comportamentali faticose e insostenibili nel lungo termine.

 

Ma quindi in quarantena cosa fare?
 

Dieta sì o dieta no? 
Dietoterapia (ovvero: diete speciali a scopi terapeutici e non esclusivamente dimagranti) sicuramente sì per quanti erano già in terapia prima della quarantena: contatta il tuo dietista/nutrizionista e resta in terapia.
No alla dieta intesa come rigide regole e restrizioni finalizzate al dimagrimento o al controllo del peso (soprattutto se decidi di iniziare proprio ora in quarantena una dieta!).
Questo concetto non si traduce tuttavia in un atteggiamento alimentare sconnesso dal proprio corpo, confusionario e caotico.

Anzi al contrario: allinearsi ai bisogni corporei significa ricominciare a capire di cosa e quando abbiamo bisogno di mangiare, e allo stesso tempo quando sentiamo la necessità di fermarci. 

Durante questa quarantena avere cura della propria alimentazione è un modo per avere cura di sé. Abbiamo bisogno di nutrirci ora più che mai in modo completo, di non sottoporci a carenze o deprivazioni, anche dal punto di vista del gusto. Questo perché il nostro cervello è già sottoposto a numerosi divieti ed è importante saper modulare in modo funzionale i meccanismi della ricompensa (che non vanno in quarantena!). Oltre al fatto che mangiando scarsamente per paura di ingrassare possiamo generare carenze che vanno a peggiorare il nostro stato psicofisico.
Il punto è che si fa fatica a comprendere cosa significhi veramente avere cura della propria alimentazione!
La cultura della dieta ci ha portati a pensare che mangiare sano sia ingurgitare grandi quantitativi di verdure scondite, petto di pollo ai ferri e alimenti integrali. 
La cultura della dieta ci ha insegnato a sopportare la fame. Ci ha fatto credere che la fame fosse un qualcosa contro cui lottare o da imparare a non sentire.
La cultura della dieta ci ha fatto credere che se mangi qualcosa che ti piace stai sgarrando (mammamiaquantomifincazzarequestotermineeeeeeee!!!!!).

Proprio perché siamo sempre stati tutti immersi in questa cultura, ora più che mai può esserti utile una guida che ti aiuti a normalizzare la tua alimentazione.

Non perché debba essere un altro a decidere al posto tuo cosa sia meglio mangiare/fare per te, ma perché nel continuo martellare di meme grassofobici, diete miracolose ed esercizi salva linea potresti perderti e angosciarti, aggiungendo altro malessere a una situazione di vita già di per sé difficile.
Approfitta della consulenza online che ho attivato esclusivamente per questo periodo.