Combattere la cellulite, a tavola!

Il titolo di questo post potrebbe essere abbastanza fuorviante se mal interpretato: infatti, se vuoi dire basta alla tanto odiata cellulite puoi farlo anche a partire da un’alimentazione più adeguata, ma non solo da quella.
In soldoni: se resti ferma a tavola con una dieta perfetta e basta, non ne verrai a capo.
Perché? Come tante problematiche che riguardano la salute, purtroppo anche la cellulite è una disfunzione multifattoriale, e quindi richiede un intervento su più fronti
 

Cellulite: le cause

La cellulite altro non è che una protrusione del grasso sottocutaneo attraverso la rete di connettivo che tiene insieme muscolo e pelle. Difficilissimo. Provo a spiegartelo: immagina un materasso a molle, dove per qualche strano motivo le molle si accorciano e diventano rigide e l’imbottitura spinge in fuori, creando in superficie degli anomali rigonfiamenti e avvallamenti. L’imbottitura è il grasso e le molle sono il tessuto connettivo.
Cosa fa alterare le nostre “molle” di connettivo? L’infiammazione. E quali meccanismi ci sono alla base dell’infiammazione del connettivo?
Purtroppo come sempre c’è una componente genetica, a cui possono o meno associarsi stile di vita sedentario o attività fisica sbagliata e/o fatta male (sembrerebbe l’allenamento anaerobico quello più adeguato), stress psicofisico (sonno non adeguato e ritmi di vita scombinati), fattori ormonali (noi donne siamo più predisposte), uso di contraccettivi orali, alimentazione scorretta ed eccessivo aumento di peso.
Contro la genetica purtroppo non si può fare molto, ma possiamo lavorare sulle altre cause in modo da migliorare la situazione e senz’altro prevenire i peggioramenti.
 

Dieta fortemente iposodica?

Benché da sempre si sia detto che eliminare il sodio sia il primo step per chi ha problemi di cellulite, in verità sembrerebbe che un’eccessiva restrizione del sodio potrebbe addirittura peggiorarla, stimolando l’organismo a una maggiore ritenzione idrica. Questo non significa che fino ad oggi ci hanno raccontato fesserie e quindi dobbiamo ingozzarci di salumi e conserve per veder sparire la cellulite, ma semplicemente che il controllo del sodio alimentare non deve essere maniacale perché, paradossalmente, se esagerato produrrebbe effetti opposti ai desiderati. Piuttosto che fare una dieta poverissima di sodio, cerca di aumentare le quantità di potassio, che è lo ione antagonista del sodio e lo puoi trovare in tutta la frutta e verdura fresche (mangiate crude!).
 

Bere tanta acqua

Altra raccomandazione dura a morire quando si parla di cellulite è: bevi di più. Eppure anche in questo caso la questione non è affatto semplice o scontata. Il nostro organismo, infatti, mantiene una sua omeostasi idrica che, per subire delle reali modifiche, richiede almeno un paio di mesi di adattamento. Inoltre il punto non è tanto quello di aumentare il volume totale di liquidi corporei, ma quanto di fare in modo che questa acqua finisca nei posti giusti (vogliamo più acqua nei muscoli e non negli interstizi, dove creerebbe la famosa e odiosa “ritenzione idrica”).
Come si fa a ottenere tutto ciò? Intanto, armandosi di santa pazienza, poi aumentando gradualmente l’acqua assunta ogni giorno. Per esempio, aumentando (rispetto al tuo abituale) ogni settimana di un solo bicchiere d’acqua al giorno.
Quando bere? Meglio al mattino appena svegli, e poi sicuramente prima, durante e dopo l’attività fisica. Se mangi nella maniera corretta, consumando molta verdura fresca e cruda, e pochi cibi industriali pronti, non sentirai la necessità di bere in concomitanza dei pasti. Ricordiamoci che per ottenere un significativo miglioramento della ritenzione idrica è imprescindibile svolgere un’adeguata attività fisica, che permetta di “richiamare” l’acqua dagli interstizi alle cellule muscolari. 
 

Dieta anticellulite: quali cibi mangiare?

L’alimentazione quindi ha un ruolo centrale nella gestione della cellulite, ma vediamo insieme i punti fondamentali da tenere presenti:
  • frutta e verdura di stagione crude: contengono tanta acqua e minerali preziosi per il bilanciamento idrico (potassio e magnesio). In più, alcuni tipi di frutta (ad es. l’ananas) e di verdura (ad es. i finocchi) hanno un potere diuretico. Inoltre la fibra non solo aiuta a regolare la velocità di assorbimento degli zuccheri e di conseguenza agisce sull’insulina, moderandone i picchi, ma agevola anche il raggiungimento della sazietà; 
  • pesce fresco a lisca, non di allevamento e meglio se di piccola taglia: ricco di omega 3 e di iodio. Più povero di metalli pesanti, il cui accumulo nell’organismo oltre ad essere dannoso in generale per la salute, provoca un peggioramento della cellulite;
  • carne bianca di buona qualità e uova biologiche: apportano proteine di elevato valore biologico, indispensabili per mantenere il trofismo muscolare, e vitamina B12;
  • cereali in chicco: per regolare meglio la glicemia e di conseguenza avere un miglior controllo sull’insulina. Sono da preferire sempre ai loro relativi sfarinati (cioè tutti i prodotti dalle loro farine quali pane, pasta, fette, cracker, ecc).
 

Quali cibi evitare?

È bene sapere che andrebbero invece fortemente ridotti:
  • alimenti industriali confezionati: il famoso junkfood, dal banale tarallino alla più complessa merendina, dalla tanto attraente patatina confezionata al biscotto (dietetico?!) di soia. Apportano troppo sodio, troppi zuccheri semplici, troppi grassi di cattiva qualità. Nel complesso questi alimenti fanno aumentare l’infiammazione, iperstimolano l’insulina, peggiorano la circolazione e aumentano la ritenzione idrica;
  • latte vaccino e suoi derivati freschi: soprattutto per chi ha di base un problema ormonale, in quanto la risposta glicemica è molto influenzata da questi alimenti (maggior effetto estrogenico per elevazione dell’insulina);
  • zuccheri, dolci, bevande dolci: per gli stessi motivi del punto precedente;
  • soia e legumi: soprattutto se non cotti nel modo adeguato e in soggetti più sensibili, questi alimenti contengono alcune sostanze “antinutrizionali” che possono alterare la produzione ormonale;
  • pesci predatori di grossa taglia: ad esempio il tonno, spesso consumato in scatola per comodità (doppia controindicazione, perché è anche molto ricco di sodio), può essere più facilmente contaminato da metalli pesanti, che si sa essere responsabili di alterazioni ormonali;
  • diete sbilanciate, eccessivamente ipocaloriche e protratte per troppo tempo: perché attivano i geni sfavorevoli, determinando “risparmio” del tessuto adiposo, e fanno alzare troppo gli ormoni dello stress, che a loro volta provocano perdita di tono muscolare (e non perdita di grasso!).
     

Integratori e cellulite

Esistono moltissime sostanze che hanno realmente un effetto positivo sulla riduzione della cellulite, ma solo e soltanto se si sono attuate tutte le misure alimentari sopra descritte, unite a una giusta attività fisica e livelli controllati di stress. In pratica: non esistono pozioni magiche, qualsiasi pillola o estratto venduto come tale è, ahimé, una trovata commerciale se non lo si associa a un importante cambiamento nel proprio stile di vita.
 

In conclusione, ricorda che...

In assenza di rimedi univoci e miracolosi, l’unico miracolo è nelle tue mani e puoi realizzarlo dando un bello scossone al tuo stile di vita
Meno stress, più sport adeguato e personalizzato e più cibo sano, pulito, vero.