10 consigli sotto l'albero

Sopravvivere al Natale è possibile, addirittura senza mettere su peso e restando in buoni rapporti col parentado. Come fare? E da cosa tutelarsi? Ecco a voi le risposte, per vostra comodità sintetizzate punto per punto, affinché questo lungo periodo di festività non si trasformi in un angosciante susseguirsi di ossessione per le calorie o totale perdita di controllo.

  1. Bando ai calcoli calorici: non ha alcun senso controllare spasmodicamente quante calorie abbia un pandoro e cercare quello meno grasso. E' assurdo conteggiare le calorie del pranzo di Natale. State sereni! Piuttosto regolatevi nell'arco della giornata: se il pranzo è stato importante, non cenate oppure mangiate della verdura cruda o fatevi una tisana, ma in serenità e ascoltando la vostra vera fame, non l'ingordigia e nemmeno la compulsività (secondo il malefico pensiero tutto-o-nulla "tanto ho sgarrato, ormai devo sfondarmi"). Se il pasto importante sarà a cena, a pranzo dello stesso giorno mantenetevi leggeri ma sazi, con un primo di verdure in brodo, una piccola porzione di cereali integrali cotti al dente, tanta verdura cruda e un piccolo secondo a base di pesce. Considerate che in tutto il mese di dicembre i pasti importanti saranno 4-5 (il 24 sera, il 25 a pranzo, il 31 sera e per alcuni anche il pranzo del 26 o dell'1): cosa volete che incidano su tutto un anno di alimentazione più bilanciata e con un buon livello di attività fisica?;
  2. Gustatevi con gioia le preparazioni della tradizione: i sensi di colpa sono vietati! Godetevi le bontà del Natale senza rimpianti. L'importante è circoscrivere gli eccessi alle feste (24, 25, 26, 31/1) e non iniziare un tour enogastronomico dall'8 dicembre al 6 gennaio. Inoltre, molti piatti delle feste sono legati alla nostre tradizioni più antiche. Non facciamole morire ma onoriamole, senza strafare. Impariamo dalle nostre nonne, per poter tramandare le loro ricette ai nostri figli. Piatti strutturalmente semplici e antichi, quando non c'era la disponibilità odierna di cibo e ci si concedeva alle feste le preparazioni più ricche. E pur mangiando brodi ultragrassi e pietanze fritte o piene di zucchero, i nonni erano magri, perché tali eccessi non erano frequenti ma concentrati solo in poche occasioni, a fronte di una vita mediamente molto più attiva. Prendiamo esempio dalla storia!;
  3. Mangiate lentamente e gustatevi con calma le prelibatezze delle feste: se assaporerete con lentezza le diverse portate, non avvertirete la necessità di fare bis e tris ad ogni piatto, di per sé sicuramente più che sufficiente ed appagante. Inoltre, più pieno sarà il vostro stomaco e meno piacevole sarà l'assaggio della portata successiva. Provate ad arrivare alla fine del pasto pieni, soddisfatti ma non strabordanti di cibo;
  4. Acquistate cibo di alta qualità, più costoso ma nelle giuste quantità: meglio comprare un solo panettone, magari di pasticceria e più caro, che 4 panettoni da supermercato, sicuramente più economici ma scadenti e in quantità eccessive rispetto le reali necessità della famiglia. Comprate una minore quantità di ingredienti ma ad alto valore qualitativo e di minor impatto ambientale;
  5. Non mortificate le portate trasformandole in improbabili versioni light: toglietevi dalla testa di fare tortellini light o lasagne senza grassi. La cucina è chimica, se variate troppo gli ingredienti le corrette reazioni non avverranno e otterrete piatti improponibili, con inutile spreco di materie prime, oltre che una grande delusione e frustrazione per tutti. Ricordatevi che è la dose a fare il veleno (cioè un conto è mangiare una fetta di panettone, tutt'altro mangiare metà panettone!). Inoltre, c'è tutto l'anno per mangiare 100% "light", non focalizzatevi su 4-5 pasti più abbondanti o meno salutari, perché non ha davvero senso se non l'autopunirsi;
  6. Condividete il cibo in eccesso con chi non ne ha: se vi regalano troppi dolciumi o avete esagerato nell'acquisto delle cibarie, invitate amici nella condivisione, oppure rivolgetevi a strutture di prima accoglienza oppure al vostro parroco di fiducia o assistente sociale: loro sapranno sicuramente a chi donare quanto per voi sarebbe solo troppo e nocivo;
  7. Fate una previsione verosimile di quanto cibo vi servirà davvero nei giorni di festa e di conseguenza regolate le vostre incursioni nei negozi di alimentari: aiutate le mamme e le nonne della famiglia, che spesso hanno vissuto in tempi di guerra e che nell'attuale benessere tendono ad esagerare nelle quantità. Non abbiate paura che il cibo non sia suffiiente per tutti. Soprattutto se i vostri menu prevedono tante portate. Meglio poco cibo per ogni piatto ma magari di qualità più pregiata e cucinato con maggiore attenzione, che piatti enormi o bis di pietanze cucinate in stile mensa di caserma. Inoltre, fare delle porzioni più calibrate vi permetterà di gustare più piacevolmente il cibo e di arrivare a fine pasto pieni ma non soffocati dall'eccesso. Comprate il cibo giusto per le vostre esigenze, senza abbondare troppo;
  8. Fate la spesa più consapevolmente e non sprecate il cibo: quello che fa realmente ingrassare durante le feste sono gli eccessi di dolci e gli avanzi di portate impegnative, non il solo pranzo del 25 o il cenone del 31. Se lo scorso anno avete mangiato rimanenze dal 27 dicembre al 6 gennaio, forse c'è qualcosa che non va nel vostro modo di fare la spesa. Provate a ridurre il quantitativo di derrate alimentari acquistate, noterete un enorme risparmio di soldi e nei giorni di non-festa (dal 26-27 al 31 e dal 2 in poi) potrete mangiare normalmente verdura di stagione e preparazioni meno ricche di quelle delle feste, senza dovervi rimpinzare di avanzi (oltretutto meno buoni che nel giorno in cui li avete preparati). Acquistate frutta e verdura di stagione, prodotta in Italia e non proveniente dall'altro capo della Terra. Se avete verdura vecchia in frigo, usatela per fare passati o brodi e non gettatela. Prima di dire "non ho niente da mangiare" e catapultarvi al supermercato, controllate se con gli ingredienti a disposizione non si possa creare qualche piatto di recupero (es. frittate e minestroni);
  9. Muovetevi di più: non rintanatevi in casa, ma approfittate del maggior tempo libero per fare delle lunghe passeggiate e prediligere il movimento alle pratiche sedentarie. Non sono richieste maratone e corse improvvisate. Sarà sufficiente andare a ballare, a pattinare sul ghiaccio, a sciare o semplicemente a camminare, magari in buona compagnia. Vi sentirete incredibilmente meglio;
  10. Liberatevi del senso di colpa alimentare: la più grande minaccia per la serenità delle vostre feste sono proprio i sensi di colpa associati a un'alimentazione universalmente riconosciuta come poco sana ed eccessiva. Tuttavia, abbuffarsi e poi sentirsi in colpa è inutile e dannoso. Se vi sarete attenuti ai consigli precedenti non dovreste incappare in questo perverso meccanismo. Ricordatevi che il cibo è gioia, è incontro, è condivisione. Godetevi i momenti in famiglia o con gli amici e celebrateli con le pietanze del vostro cuore, che vi diano gioia e non paura e frustrazione. Il cibo non è solo calorie. Il cibo non è vergogna. Il cibo non va consumato di nascosto, in solitudine. Approfittate di queste occasioni per fare pace col cibo e volervi un pò più bene, insieme alle persone care.

     

BUONE FESTE A VOI E AI VOSTRI CARI!